venerdì 27 febbraio 2009

Torta golosa e nutellosa

Succede che ci si ritrova a preparare solo cose dolci degne di essere postate perchè la altre cose sono talmente banali e di routine che non è il caso di far vedere. In questo periodo mi gira così, se devo sfornellare lo devo fare con bilancia, pesi e misure, zucchero e cioccolato, cannella e vaniglia, trascurando un po' tutto il resto, anche se un piatto di pennette al filetto di pomodoro e un pescetto lesso, non me lo faccio mancare ovviamente. Qualche settimana fa stavo discutendo animatamente con un dispettoso calamaro che non ne voleva sapere di farsi imbottire, sfuggendomi con sfacciataggine dalle mani e rifiutandosi di farsi aprire, diventando scivoloso, per inserire il ripieno....alla fine si è arreso e mi ha lasciato fare il mio sudato lavoro:))) Tutto questo accadeva sul tavolo della cucina, coperto di ciotoline, cucchiai, coltelli, trito di prezzemolo e resti di composto per riempire. La tele accesa e il tg in sottofondo, ascolto di sfuggita, mentre litigo, le notizie poco felici e molto faziose, quando la mia attenzione viene catturata dalla ricetta di questa torta alla nutella e panna, proposta in uno dei tanti inserti del dopo tg del sabato. Distrattamente prendo nota un po' a caso degli ingredienti e tento di replicare quanto afferrato. Le mie colleghe hanno apprezzato:))

Ecco come si fa:
180 gr di farina
160 gr di zucchero
3 uova
200 ml di latte
3-4 cucchiai di nutella + quella necessaria per farcire
1 bustina di lievito per dolci
250 ml di panna da montare
Mescolare con una frusta tutti gli ingredienti aggiungendo per ultimo la farina setacciata insieme al lievito. Versare il tutto in una teglia imburrata e infarinata da 22-23 cm e infornare in forno a 190° per 30 min circa. Quando è fredda tagliarla in due dischi e spalmarne uno di nutella e panna che avrete nel frattempo montato ben ferma. Ricoprire con l'altro disco e spolverare di zucchero a velo.

martedì 24 febbraio 2009

Il sanguinaccio


Non potevo, non potevo esimermi dal farlo, ogni anno è una tale abitudine, un rito tramandato, un' usanza familiare che mi ha fatto andare contro ai miei rigidi propositi di quest'anno, non friggo, non assaggio, non mi faccio male....leggo solo le ricette in giro, non mi farò coinvolgere, niente chiacchiere o castagnole, sbircio solo quà e là la mille ricette di bontà estreme che girano nei vostri blog in questo periodo. Ho solo mangiato qualche chiacchierina fragrante gentilmente offerta ad una festa alla quale ho partecipato con alcune amiche, una certa Antonella e una certa Giulia (che per caso le conoscete??) ma l'atmosfera era talmente coinvolgente e piacevole, la compagnia perfetta e allegra che, davvero, neanche ci ho fatto caso di averle mangiate:)))
Pensa e ripensa, alla fine ho deciso che anche quest'anno avrei rispettato la tradizione e sarei stata in piedi vicino al fornello a rimestare il pentolone nero e goloso ottenendo una crema al cioccolato avvolgente e sublime che ho condiviso con gli amici e colleghe.
La ricetta è chiaramente senza sangue di maiale (brrrrr) come si usava un tempo, ora fortunatamente vietato in quanto pericoloso veicolo di infezioni, va detto che una sola volta da piccola mia nonna mi ha fatto assaggiare un cucchiaio di quello originale (sangue e cioccolato) del quale ricordo il sapore ferroso e il colore bordeaux.

Ecco come si fa, trattandosi di ricetta regionale specifico che qui di seguito troverete la mia versione:
200 gr di cacao amaro
500 gr di zucchero
40 gr di amido di riso
1 litro di latte
200 gr di cioccolato fondente
100 gr di burro
1 baccello di vaniglia
cannella
gocce di cioccolato
In una pentola capiente versare il cacao, lo zucchero e l'amido, aggiungere mescolando il latte lentamente, i semi divaniglia e il baccello aperto e porre sul fuoco a fiamma bassa, portare quasi ad ebollizione e aggiungere il burro, subito dopo il cioccolato fondente, portare a bollore e spegnere. Quando inizia a raffreddarsi aggiungere un bel cucchiao di cannella (dipende dai gusti a me piace molto). Quando è completamente freddo aggiungere le gocce di cioccolato. Si mantiene più giorni, diventando ben consistente, in frigo in un contenitore chiuso.
Ringrazio per i premi: Antonella

e Mike

giovedì 19 febbraio 2009

Mini quiche o bocconcini, comunque roba piccola


Piccolo è meglio??? Non lo so, io sono di parte vista la mia statura, (beati e benvengano i tacchi alti, forever!!). Fatto sta che la mia quiche settimanale, (manco fosse un obbligo che devo assolvere:)) stavolta l'ho fatta in formato mini, così per cambiare, per far vedere a casa che ho una bella fantasia, che mi piace variare, che propongo novità, seeeeee come se quelli se ne accorgessero mai, l'importante è che abbiano il piatto pieno e abbondante, gli altri particolari non contano, forme, dimensioni, ripieni, ma no che so sti' dettagli!! La pasta sfoglia è di quelle acquistate, non avevo tempo di fare da me questo impasto collaudato. Il ripieno è di carne macinata e ricotta con un cuoricino di scamorza affumicata.

Ecco come di fanno:
Un rotolo di pasta sfoglia (se ne trovano anche senza grassi animali) o la pasta di cui sopra
350 gr di carne macinata
250 gr di ricotta
1 uovo
parmigiano
mezzo bicchiere di vino bianco
noce moscata
100 gr di scamorza affumicata o fior di latte o mozzarella
sale
mezza cipolla
Soffriggere la cipolla in olio extra, aggiungere la carne e sfumare con il vino, fare cuocere per benino. Ritagliare dei dischi di pasta della grandezza necessaria a riempire dei piccoli stampi fino oltre il bordo.Una volta raffreddata la carne, metterla in una ciotola nella quale si aggiungerà la ricotta stemperata, l'uovo, il parmigiano, la noce moscata e un pizzico di sale. Amalgamare bene e riempire i dischetti di impasto, inserire nel centro un pezzetto di scamorza, coprire con i lembi della pasta e infornare per 20 min a 180°.

lunedì 16 febbraio 2009

Sformato di tagliolini



Fine settimana trascorso all'insegna del buon mangiare, il freddo ci ha tenuto in casa e io mi son data da fare. Abbiamo iniziato con una cenetta venerdì sera con i soliti amichetti di merende (manco il gelo ci ha fatto desistere!!) se vi va di vedere il reportage, cliccate qui. Sabato con la scusa che è San Valentino, ci siamo regalati una giornata di calore casalingo con tanto di cenetta a base di pesce e dolci cremosi, di quelli che si mangiano in due con un unico cucchiaio:)) La parte del leone affidata alla solita mousse al cioccolato, che fa' sempre la sua sporca figura, addirittura enfatizzata da una ciotola con un cremone alla vaniglia. Ora direte voi che può bastare, e invece no, ieri tanto per stare sul leggero ho proposto questo sformato di tagliolini, che fa' tanto pranzo della domenica (e infatti lo era!!), ahhh però la prima la colazione è stata arricchita da treccine zuccherate appena sfornate, poi vi dico.....

Ecco come si fanno:
400 gr di tagliolini all'uovo
besciamella (50 di burro, 50 di farina, 1/2 litro di latte e noce moscata)
250 gr di fior di latte
200 gr di prosiutto cotto
parmigiano
Rivestire una pirofila unta di olio con le fette di prosciutto fin lungo i bordi, mettere a cuocere i tagliolini e scolarli molto al dente, aggiungere la besciamella, il fior di latte a dadini e abbondante parmigiano, versare il tutto nella pirofila col prosciutto. Infornare a 200° per 15 min. Fare raffreddare qualche minuto e capovolgere su un piatto da potata, così da avere il prosciutto a mo' di cappello.

mercoledì 11 febbraio 2009

I biscotti più buoni del mondo di Kja


Sono una curiosa di natura, mi piace provare e sperimentare, e quale terreno migliore della cucina, il copio incollo mi riesce bene, mi diverte e mi rende la vita più semplice. E' bello girare per i vostri blog e trovare la soluzione a un dubbio, il suggerimento per la cena, lo stuzzichino più sfizioso, il dolce più goloso. E' bello entrare in questo blog e trovare i "biscotti al cioccolato più buoni del mondo" e rifarli seguendo il procedimento alla lettera, perchè sono curiosa e volevo vedere se veramente erano così buoni. Beh, secondo me lo sono di più....
Nella ricetta originale è previsto un cucchiaino di sale che io ho omesso (non mi piace il retrogusto che si ottiene con la cioccolata)


Ecco come si fanno, dosi per 30 biscotti:
farina 120 g
cacao 60 g
burro 115 g
zucchero 130 g + quello per impanarli
tuorlo 1
panna fresca 1 cucchiaio
Per la ganache:
panna 40 ml
miele 40 ml
cioccolato 60 g
burro 30 g
Preriscaldate il forno a 175 gradi. Setacciate farina, cacao e sale. Sbattete il burro con lo zucchero, magari con delle frusta elettriche, fino ad avere una crema morbida e spumosa, unite il tuorlo e la panna, continuate ad amalgamare. Aggiungete il mix di farina e mescolate bene in modo che sia ben incorporato. Otterrete un composto bricioloso, lavoratelo con le mani per renderlo una palla soda. Approntate una ciotolina piena di zucchero e foderate la piastra di carta da forno. Prelevate un cucchiaino di impasto, rotolatelo tra i palmi della mano per fare una pallina, rotolatela nello zucchero e posatela sulla piastra schiacciando lievemente. Continuate fino ad aver riempito la piastra, ponendo le palline a 2-3 cm di distanza. Affondate la punta del manico di un cucchiaio di legno in mezzo ad ogni biscotto per fare una rientranza abbastanza profonda ma senza bucare il biscotto. Infornate per 10 minuti. Prelevate la teglia dal forno e se alcune rientranze hanno perso definizione premete leggermente mentre sono caldi. Dopo 15 minuti potete levarli dalla teglia e metterli su una gratella a raffreddare.Preparate la ganache: tritate il cioccolato finemente, fate scaldare la panna e il miele su fuoco dolce, unite il cioccolato e mescolate bene per amalgamare. Unite il burro e mescolate ancora per avere una crema liscia. Fatela lievemente intiepidire e poi con un cucchiaino riempite subito le rientranze dei biscotti.

I biscotti si conservano fino a 5 giorni in una scatola di latta, ma a noi sono finiti nel giro di un pomeriggio domenicale:))

lunedì 9 febbraio 2009

Risotto giallo al profumo di tartufo bianco


Qualche settimana fa qui a Roma, presso il ristorante Open Colonna si è tenuto il risotto day. Quando l’ho saputo era ormai tardi ed avevo già degli impegni, altrimenti ci sarei andata molto volentieri magari in compagnia:)). Mi piace molto il riso in genere, al sud lo si cucina poco ed è un peccato, è versatile e lascia spazio alla fantasia, oltre che buono e nutriente. A seguito dell’evento dunque, dopo aver rosicato per non aver potuto partecipare, mi sono anche fustigata leggendo commenti qua e là sui blog, prendendo spunti su come realizzare un buon risotto allo zafferano e badate non lo chiamo “alla milanese”. Dopo aver letto, valutato, soppesato e approvato (azzz, per un pugno di riso), ho pensato che potevo provare una mia personale versione partendo da qui (mi piaceva troppo l’idea del burro allo scalogno, anche se io ho usato la cipolla) e adattandolo al mio gusto con una goccia di profumatissimo olio al tartufo bianco, spontaneamente acquistato a Eataly dal principe (mica l’ho tempestato di telefonate ma noooooo, nemmeno una mi credete?:)


Ecco come si fa:
riso carnaroli 300g
1 cipollina bianca
1 pizzico di fili di zafferano
vino bianco mezzo bicchiere
burro
brodo di carne (leggero, non troppo carico) 2 litri circa
parmigiano grattugiato
Tritare la cipolla e farla appassire in padella a fiamma bassa con un pezzetto di burro e 2 cucchiai di brodo. Fare cuocere per 15 minuti. Passato quel tempo frullare il tutto e metterlo da parte. In un’ampia padella sciogliere un pezzetto di burro e mettere a tostare il riso, sfumare con il vino e continuare a cuocere allungando con il brodo caldo. A metà cottura, sciogliere in un bicchiere di brodo lo zafferano e aggiungerlo al riso. Completare la cottura. Alla fine aggiungere il burro alla cipolla e una spolverata di parmigiano. Una volta impiattato cospargere con un filino d’olio al tartufo (a chi piace).

giovedì 5 febbraio 2009

Una "ola" per la Nutella con biscotti farciti

Oggi è la giornata della Nutella e poichè a me piace moltissimissimo aderisco con piacere. A casa in inverno non manca mai un bicchiere e io non manco mai di affondarci il cucchiaio "da minestra" e darci dentro o spalmata sul pane (la morte sua!!). Non potendo presentare un semplice bicchiere e un cucchiaio, ho pensato di abbinarla a questi biscotti già precedentemente collaudati, che vengono dritti dritti da un minuscolo ricettario di dolcetti che ho acquistato a Moena, in una libreria deliziosa ricca di piccole meraviglie.



Sara di Ms. Adventures in Italy
Michelle di Bleeding Espresso
Shelley di At Home in Rome


Ecco come si fanno:
300 gr di farina
150 gr di burro freddo
1 puntina di lievito per dolci
100 gr di mandorle macinate
200 gr di zucchero a velo
1 cucchiaino di cannella in polvere
2 uova + 1 tuorlo da spennellare
1 cucchiaio di latte
Nutella q.b (tanta tanta)
Setacciare farina e lievito sul tavolo a fontana nella quale si metterà lo zucchero, le mandorle macinate, 2 uova intere, la cannella e il latte. Formare con una parte della farina in impasto denso. Quindi aggiungere il burro freddo tagliato a pezzetti, coprire con il resto della farina e partendo dal centro, impastare rapidamente tutti gli ingredienti fino ad ottenere una pasta liscia. Fare riposare l’impasto in frigo per 30 min. Successivamente stenderla sul tavolo leggermente infarinato con uno spessore di 3-4 mm e ritagliare dei cerchi con un coppapasta (io ho usato un bicchiere e si vede:)), dalla metà dei cerchi ritagliare con un coppapasta piccolino (io ho usato una tazzina e si vede:)) il centro per dare la forma di una ciambella. Mettere tutti i biscotti su una placca rivestita da carta forno e spennellare solo quelli a forma di ciambella con tuorlo e un goccio di latte. Fare cuocere in forno preriscaldato a 180° per 10-15 min. Una volta raffreddati spalmare la nutella sui dischi interi e coprire con quelli a ciambella.

lunedì 2 febbraio 2009

Verdure in minestra appetitose


Ma quante storie per un semplice minestrone!!! Vabbè proprio perchè semplice concedetemi il titolo un po' da libro di cucina...trattasi di verdure in minestra insaporite dai pomodorini confit, abbondante pecorino romano e crostini di pane casareccio. Capita di andare a pranzo in un certo ristorante di un certo chef dove assaggi dei deliziosi pomodorini confit che poi ti viene voglia di fare a casa tua, perchè sono facili e si prestano a molte preparazioni, anche da soli con un pezzetto di pane che ne assorbe l'intingolo. L'abbinamento delle verdure morbide e sugose con il sapore del pecorino gratinato, il lieve spunto del caramello del pomodoro e la croccantezza del pane unto di olio, mi è molto piaciuto considerato il mio attaccamento ai sapori scontati .


Ecco come si fa:
Il minestrone ovviamente dipende dai gusti e da come si è abituati a prepararlo, io ho usato zucchine, carote, verza e bietola. Ho messo tutto in pentola con un leggero soffritto di cipolla e allungato con brodo vegetale. Ho fatto cuocere per più di due ore.
Prendere poi delle belle fette di pane raffermo casareccio, tagliarlo a dadini e passarlo sotto il grill cosparso di olio extra.

Per i pomodori confit:
una ventina di pomodorini ciliegino
sale un pizzico
un cucchiaino abbondante di zucchero
aglio tritato
erba cipollina
buccia grattugiata di mezzo limone
olio extra
tagliare a metà i pomodori, e sistemarli su una teglia ricoperta di carta forno, condirli con olio, sale e zucchero, aglio tritato, erba cipollina e buccia di limone grattugiata. Fare cuocere per 2 ore a 140°.
Mettere in una ciotola le verdure, 2-3 pomodori, cospargere con pecorino e passare al grill per pochi minuti. Aggiungere il pane saporito e tostato.